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partenza per Bogotà

lunedi 19 dicembre 2016

Alle 9:15 ci chiama la referente per dirci che per le 11:30 dovevamo essere pronti, perchè sarebbe passato l'autista a prelevarci e portarci in tribunale a La Mesa per firmare e prendere la sentenza definitiva, quindi, dopo un breve bagno in piscina, subito in camera a chiudere le valigie.

Si é presentato alle 13:30! Già da lì dovevo intuire che non sarebbe stata una passeggiata :-/. Arriviamo a La Mesa (10 min in auto) è li dopo il controllo dei dati angrafici, apponiamo le nostre firme e attendiamo l'ultima firma del giudice... per farla breve usciamo da lì alle 15:30... Si riparte, ma non percorriamo nemmeno 15min. di strada che l'autista si ferma e ci comunica che ne l'avvocato ne lui avevano pranzato (noi remore del viaggio tra Medellìn/Bogotà ci siamo premuniti, facendoci preparare dei toast ;-) ), quindi devono mangiare. OK Lucia, rimani calma... per stemperare la tensione approfitto prima a far fare merenda ai cuccioli e poi scatto qualche foto...

ok, finscono di pranzare e... si parte?? NO, perchè ci spiegano che non potevamo entrare a Bogotà prima delle 19:30 per via delle targhe alterne quindi volevano aspettare li :-/ diciamo che la mia pazienza è stata messa a duuuura prova, ma dopo pochi minuti decidono di partire ugualmente e magari fermarci all'entrata della città (concordo!). Si riparte intorno alle 16:40 e per farla breve siamo entrati in hotel alle 21:30... DISTRUTTI E... lasciamo perdere:-( . Praticamente non solo un traffico micidiale a c.a 1h e mezza da Bogotà, ma siamo rimasti bloccati per molto tempo. 6h d'auto per percorrere 60Km!!!! I bambini? troppo buoni, non si sono lamentati per nulla. Ovviamente, appena arrivati, una cena fugace ed i piccoli si sono messi a letto praticamente da soli :-). Hanno dormito tutta la notte senza mai svegliarci, cosa che fino alla notte prima accadeva costantemente ogni notte con l'aggiunta di MJ che puntualmente nel sonno cadeva giu dal letto... e noi ogni volta il cuore in gola. Adesso mi sono attrezzata;-) cuscini o coperte a terra :-).

Piccola nota: all'arrivo in hotel, comunicano a Giovanni che alle 07:30 del giorno dopo sarebbero passati a prenderlo per andare a registrare i bambini all'anagrafe locale. Povero Giò... lui che ama tanto dormire... hihihihihi... ma per i figli lo fa volentieri... :-)

AAAHHHH dimenticavo un'ultima cosa... ma non meno importante: DA OGGI ANCHE PER LA LEGGE SONO FIGLI NOSTRI!!!

BENVENUTI BONATESTA/STEFANELLI SEBASTIAN E MARIA-JOSÈ.


non ho parole :-(

martedì 20 dicembre 2016

Questo sarà l'hotel in cui alloggermo fino alla nostra partenza.

credevo che la giornata di ieri fosse stata la peggiore... mi sbagliavo :-/.

La mattina tutto sommato era iniziata bene, fatto colazione con i cuccioli, solo noi tre, li lascio giocare, ma verso le 9:00 mi arriva una telefonata di Giovanni,  dicendomi di preparare i bambini perchè saremmo dovuti andare a fare i passaporti.

Li vesto in tutta fretta e scendiamo, giù troviamo Giovanni e l'autista ad aspettarci. Odissea!!!! dinuvo in mezzo al traffico :-( arriviamo dopo no so quanto, incontriamo la nostra referente e  perdiamo c.a. una mezzoretta per le carte dei passaporti. Una volta terminato, ci dicono che è meglio rimanere insieme perchè non conveniva portare noi in hotel, sarebbe stato solo perdita di tempo, allora io capisco che tutto questo stress è nato perchè, dopo che la nostra refrente ha saputo della perdita di mamma, sta cercando in tutti i modi di farci rientrare prima, quidi tutto quello che in teoria si  fa intorno alle 2-3 settimane lei lo sta facendo in giorni. Per carità, una grande donna... sta smuovendo il mondo, ma sballottare me ed i bambini per la città di Bogotà, è stato davvero nuovamente devastante, tant'è che la piccola dopo diverse volte che mi diceva di avere mal di stomaco, ad un certo punto, a pochi minuti dall'hotel, da di stomaco!!! Io l'avevo in braccio :-/// praticamente ero piena dal collo alle ginocchia... e lì ho dato il meglio... ops il peggio... di me :-( . Ovviamente non me la sono presa con la piccola, ma con tutta la situazione, poi bisogna anche dire che la guida non è il massimo... riuscivo a leggere le targhe di ogni macchina che avevo davanti!!! tutto questo dopo che siamo stati per ben 5ore e mezzo in auto... non ho parole...

Rientriamo in albergo alle 14:30 e mentre io cambio me e la piccola, Giovanni prepara qualcosa da mangiare, pranziamo alle 15:00... poveri cuccioli. La piccola ovviamente non ha mangiato, gli ho fatto una camomilla e poi ha dormito per tutto il pomeriggio. Io invece ero talmente irritata che mi sono chiusa per un oretta in camera per calmarmi... è servito :-).

Ovviamente siamo rimasti a casa in modo da lasciare tranquilla la piccola. Quindi la giornata è passata così, io che sono stata battezzata con il primo rigurgito di MJ e Giovanni che ha fatto da mammo e papà, un grande!



Dopo la tempesta c'e sempre la quiete

mercoledì 21 dicembre 2016

Questa mattina ci siamo alzati, fatto colazione tutti e quattro e verso le 9:30 Giovanni doveva andare a ritirare i passaporti. Decido di andare con lui, perchè pensavamo che poi da lì ci saremmo potuti fare una passeggiata al centro di Bogotà... Altro errore, grrrrr inizia a piovere (ovviamente "dopo" che eravamo già in auto :-( ), quindi dopo il ritiro ce ne andiamo sconsolati al centro commerciale, però dai, tutto sommato poi non è stato così sbagliato, abbiamo trovato un parco giochi all'interno e li abbiamo fatti giocare un po'... e non solo loro ;-)

rientriamo per pranzare a casa, relax e poi siamo andati a fare un po' di spesa tutti insieme.

Serata tranquilla a casa.

Dato che in questi ultimi giorni non ci sono state (per ovvi motivi :-/) foto, ne publico qualcuna di queste settimane che non ho messo :-)

Medellìn, MJ con la sua maglietta preferita (è anche la mia,eheheheh regalo di un grande amico)

Anapoima: pronti per andare in piscina

 Anapoima: lei che fa la VIP

Anoapoima: tutte le posizioni nel dormire....

Anapoima di sera

mentre cercano di fare "Hoppy hoppy cavalluccio" 

 giocando con un' amichetta :-)

Bogotà: un momento di svago con papà

Dimenticavo :

forse si esce

Giovedì 22 Dicembre 2016

Sveglia alle 7:00, dopo colazione Giovanni mi da la bella notizia che alle 10:30 c'e la partita della sua squadra, quindi per poter uscire bisogna attendere almeno fino alle 12:15, ggrrrrr proprio oggi che non dovevamo andare in giro per carte e documenti vari e per di più c'era uno spiraglio di sole, ok pazientiamo.

Giovanni ci riprova coinvolgendo anche MJ nel guardare la partita... ma sono durati poco ;-).

Arrivano finalmente le 12:15 scendiamo giù alla reception e chiediamo consiglio se andare in centro oppure a Monserrate, un santuario situato a 3152m e raggiungibile solo in teleferica o funicolare. Ci dicono che per via delle feste natalizie sconsigliano il centro e  di aspettare dopo il 24, perchè sicuramente le strade sono più percorribili... qui capiamo anche perchè tutto questo traffico infernale... PER IL NATALE!!!

Quindi si opta per il santuario, (40min di strada) arriviamo a metà strada e quello spiraglio di sole improvvisamente sparisce e lascia spazio a delle nuvole che non promettevano nulla di buono. Non faccio in tempo a pensarlo che... PIOVEEEE, NOOOOOOO. Chiedo all'autista nuovamente consiglio; secondo lui potremmo salire che sicuramente il tempo si sarebbe aggiustato. Mi fido e si va su con la teleferica, quello che pian pano i nostri occhi vedevano era una vista mozzafiato, da li si può ammirare tutta Bogotà e le montagne circostanti.

Dopo aver percorso la via crucis, pranziamo e subito dopo visitiamo il santuario. Il tempo di scattare qualche foto e si scende giù, tutto molto suggestivo.

p.s. Voglio scusarmi per le immagini che risultano sfocate, ma non dipende dalla qualità delle stesse bensì dalla connessione internet.

Visto che il tempo effettivamente regge, decidiamo, sapendo di non essere lontani dal centro storico, di farci una passeggiata.

Arrivati all'inzio del centro storico chiamato la "candelaria", iniziamo a camminare e per caso ci troviamo proprio sulla strada del museo Botero, dove sono presenti molte sue opere e non solo, abbiamo avuto la fortuna di ammirare opere di vari artisti tra i quali: Dalì, Picasso, Chagall, De Chirico, Van Gogh, Monet, Degas e tantissimi altri... un sogno!


usciamo dal museo ubriachi d'arte e proseguiamo per il centro, pochi passi e ci troviamo in piazza Bolivar, visitiamo la cattedrale e poi giù ancora verso una strada stracolma di gente e bancarelle, capiamo subito di non essere proprio in una strada sicurissima ma noi camminiamo con molta disinvoltura per non dare troppo nell'occhio, e cmq per strada ci sono molti poliziotti.

Intorno alle 18:00, mentre cala il buio, decidiamo di rientrare, facendo molta fatica a prendere un Taxi, di solito dopo due/tre alzate di mano qualcuno si ferma, ma vuoi che i Taxi erano tutti pieni, vuoi la moltitudine di gente in giro, non riuscivamo proprio a trovarne uno. Ad un certo punto ho fatto pure un tira e molla con due donne, ero sul ciglio della strada per cercare di fermare appunto un taxi, quando le due si mettono davanti a me e cercano di anticiparmi, allora io prendo passeggino e borse e mi metto davanti a loro... e loro cosa fanno? si rimettono dinuvo davanti a me! Ah qui è guerra... Facciamo questo giochetto per un paio di volte tant'è che per un momento credo di essere a "Pechino Express" ehehehehehhheheeh (Reality di Rai 2 che  proprio quest'anno è iniziato da Bogotà)

Alla fine è Giovanni che mi tira via e passiamo dall'altro lato della strada... sembra facile! Tanta la gente che per un attimo perdo Giovanni e S., panico!!! Per fortuna durato poco. Finalmente dopo qualche minuto riusciamo a salire sul taxi. Stanchi, ma finalmente felici per aver passato una giornata diversa a Bogotà, rientriamo in albergo, cena veloce e subito a ninna.

sempre in giro

venerdì/Sabato 23-24 Dicembre 2016

La mattina del 23, dopo aver fatto colazione, intorno alle 8:00, ci chiama la nostra referente dicendoci di andare a fare le foto tessera ai piccoli, in quanto, se riusciva a completare delle carte, saremmo andati in ambasciata a chiedere i visti per i loro passaporti. Ci prepariamo ed andiamo al centro commerciale per fare le foto e, nell'attesa dell'eventuale chiamata, decidiamo di portarli alle giostrine che si trovano sempre nel centro commerciale, perchè li abbiamo anche il wifi. Verso le 11:30, mentre rientriamo in albergo, convinti che oramai non ci avrebbe più chiamato, ecco che per strada ci fermano due persone, Giovanni ed io eravamo convinti che fossero due che ci volevano propinare qualacosa e quindi allunghiamo il passo dicendo con non volevamo nulla, ma ad un certo punto sento il nome della nostra referente, allora mi fermo torno in dietro e di colpo il mio volto serio si fa sorridente e capisco che ci stavano cercando da una mezzoretta, in pratica dovevamo correre subito in ambasciata!!

Arriviamo in ambasciata (devo dire che già il traffico iniziava a diminuire ;-) ) e lì ...attendiamo nuovamente! La prima mezz'ora poi un'altra e un'altra ancora... morale della favola? Si torna in albergo alle 15:30 senza aver pranzato e senza i documenti necessari. C'è da dire che questa volta il problema era a Roma, in quanto i server erano bloccati e non potevano emettere i visti (non solo dalla Colombia ma da tutto i mondo). Il funzionario dell'ambasciata si è messo tantissimo a disposizione, tanto che ha chiesto a Giovanni di ritonare dopo le 16:00 sperando che si sbloccasse... . In effetti Giovanni dopo pranzo scappa dinuovo in ambasciata, rientrado alle 20:00 con un pugno di mosche in mano :-(,

anzi no.. tornado dall'ambasciata avevamo deciso di prendere dei regalini ai piccoli per non far pasare inosseravato il Natale.

Quindi una giornata dinuovo passata in mezzo al traffico...

Ma la sera, come quasi ogni sera, dimentico tutta la fatica e lo stress quando i piccoli ci cercano per restare accanto a loro nel letto e, tenendogli la mano, devo cantare tutto il repertorio...


Sabato 24, sapendo di essere liberi da impegni, preparo degli snak e si va alla volta del Parque Bolivar, un parco immenso con piccoli parchi giochi, prati, un laghetto e un fazzoletto di spiaggia dove per la prima volta MJ tocca la sabbia :-).


Passiamo gran parte della giornata lì, pranzando e giocando con loro. Prima di andar via vedendo delle collinette d'erba mi sovviene un ricordo da bambina... insieme alla mia amica Giada, rotolavamo giù  , quidi  gli spiego come devono fare e loro non se lo fanno ripertere due volte... che spasso!!!


Rientrati in albergo vediamo nell'atrio la preparazine di un evento, ci informiamo se fosse un evento privato oppure una cena organizzata dall'hotel, é la secoda opzione, quindi decidiamo di farci un regalo e passare la serata lì anche perchè era ben organizzata e per i bambini c'era una sala con animazione, dove  venivano seguiti da uno staff sia per farli giocare sia per farli cenare, in più, in un'altra sala adiacente, c'erano dei lettini e delle culle in caso i bimbi si fossero addormentati... fantastico!

Alle 19:50 tutti pronti per la cena. Si scende e dopo aver preso posto spiego a S e MJ che c'è l'animazione per loro. Non appena siamo entrati nella saletta adibita,  S. lo perdiamo, (ahahahahaha)  corre subito a giocare, cosa diversa per MJ. si aggrapa a me spaventata anche perchè c'è  Babbo Natale e lei ha paura (non posso dire nulla, perchè io da piccola non ero da meno, se mamma avesse saputo mi avrebbe detto: "pinta scuddhrrata" traduco: un modo  per dire "tale e quale" :-) ) . Quindi rientriamo al posto con lei, ma non passa nemmno un quarto d'ora che cerca del fratello, quindi Giovanni riprova a portarla ma ancora nulla, inizio a prevedere una serata movimentata. Dopo vari tentativi alla fine si convice e rimane lì. Quindi noi ceniamo come due piccioncini.

Verso metà serata vediamo tutti i bambini in fila a  griadare: REGALO, REGALO... noi nel panico, perchè i regali li avevamo in camera, chiedo subito ad una ragazza dello staff se possiamo darglieli, ovviamente si, SALVI!!!

Quindi arrriva il momento dell'apertura dei regali... che emozione vederli lì seduti che aspettano il loro turno e nonostante avessimo fatto solo un piccolo pensiero,  non appena Babbo Natale ha detto i loro nomi, sono scattati in piedi e sono corsi da lui, hanno aperto i regali e sono rimasti contenti, anche perchè il giorno prima parlavo con S. di Babbo Natale... lui era convinto che non esisteva ed io a convincerlo del contrario. Da oggi mi auguro si sia ricreduto :-). BABBO NATALE ESISTE!

A mezzanotte, nonostane la musica latina, la nostalgia mi assale... mi commuvo, sono felice di essere dove sono, ma penso ai natali passati in Puglia e che la nostra casa era tappa fissa dopo la mezzanotte per un giro di tombola o una giocata a carte, mamma adorava quei momenti...

Natale alternativo

Domenica 25/12/2016

Avendo fatto le ore piccole la sera prima, la mattina tutti se la prendono con calma, tranne me, che avendo visto una piccola cappella in albergo e chiesto l'orario della messa, mi alzo di buon ora e mi preparo, ma purtroppo l'orario che mi avevano comunicato era sbagliato :-( . Salgo su, preparo i bambini e, come promesso il giorno prima, li portiamo al parco divertimenti, con tante giostrine per la loro età. Durante la giornata al parco faccio una riflessione...  è da 15 giorni che i bambini sono con noi, ma sembra di averli da sempre.

Non è vero che un/i figlio/i sconvolgono la vita, piuttosto la riempiono...

sempre più su...

Lunedì 26/12/2016

Dopo una mattinata turbolenta (non posso spiegare, troppo complicato), S. per un attimo ci fa prendere un bel coccolone,

perchè mentre si stava lavando il viso ci chiama piangendo in quanto gli usciva sangue dal naso. Il primo ad arrivare da lui è stato Giovanni, che, nel panico, mi  chiama gridando di correre. Appena giunta in bagno, per non farmi prendere dalla paura anche io, rimango calma e faccio finta che sia tutto normale, che può succedere, ma dentro, credetemi, stavo morendo dalla paura. Riesco a tamponare e fermare il sangue con l'asciugamano bagnato di acqua fredda sulla fronte e lo faccio stendere per un po'. Dopo qualche minuto chiama la referente per delle info, quindi ne approfitto per dirgli dell'accaduto e lei ci ha subito tranquillizati dicendoci che succede spesso ai bambini, per via dell'altitudine. Dopo quest'inizio di giornata "movimentato", con l'aggiunta che io in tutto questo sono scappata all'ambasciata per prendere i visti dei bambini, alle 12:30 decidiamo di uscire, anche perchè c'è un sole che non avevo mai visto da quando siamo a Bogotà, direzione: Nostra Signora di Guadalupe a 3260m (più di Monserrate) a visitare il satuario. Finalmente dopo giorni e giorni di traffico assurdo, riesco a vedere l'asfalto ;-) le strade libere, traffico ordinario, non mi sembra vero!

Arriviamo su in cima in auto, percorriamo un piccolo tratto a piedi e quello che si presenta nuovamente ai nostri occhi è straordinariamente fantastico...

riusciamo anche a vedere Monserrate, il santuario visitato qualche giorno prima

foto ricordo e si torna giù a Bogotà

Pensiamo di rimanere in zona, dato che nei pressi c'è il museo dell'oro, ma purtrppo una volta arrivati lì, scopriamo che era giornata di chiusura... decidiamo comunque di fare una passeggiata nei dintorni... AAAIIII povero Giovanni, ci siamo ritrovati a fare shopping, però dai... ci voleva... più che altro abbiamo acquistato piccoli oggetti per ricordare il paese dei nostri figli :-).


Si rientra verso le 19:00, doccia, cena e subito a nanna.


La foto parla per me ;-)

mercoledì 28 dicembre 2016

Questo era il motivo della mattinata precedente turbolenta!

Finalmete avevamo i visti dei bambini per poter entrare in italia. Un pò frastornati, ma felici, prepariamo in tutta fretta le valigie ed alle 18:15 prendiamo il primo volo per Madrid.

Nonostante le 10 ore di viaggio, i bambini sono stati tranquilli. Atterriamo a Madrid in orario e, dopo c.a. due ore, si riparte alla volta di Roma. Un volo fantastico! Il pilota ci ha intrattenuti per tutto il tragitto, raccontandoci, ogni qualvolta sorvolavamo una città o un luogo, la sua storia, infine ci ha augurato buon anno cantando :-)) fantastico! Ci siamo proprio divertiti.

Arrivati a Roma, dopo aver passato i controlli e depositato gli ultimi documenti per l'ingresso dei piccoli in Italia, lasciamo l'aeroporto ed in auto trascorriamo le ultime due ore di viaggio.

Una volta giunti a casa, i nostri vicini ci hanno accolto con una festicciola, sono stati stupendi! In pochissimo tempo hanno messo su festoni, palloncini e preso una bellissima e buonissima torta! Grazie Jessica, Fabrizio e tutta la vostra famiglia.

La serata è passata così... tra abbracci, baci e tutti felici di rivederci... in 4 ;-).

1° giorno nella nostra casa

Giovedì 29 dicembre 2016

Una sensazione strana trovarsi di colpo nella tua casa che fino a qualche tempo prima era abitata da due persone, ti ritrovi con 4!!!

Una giornata passata nel cambiare le valigie da quelle primaverile/estive a quelle invernali. Non  so come ho fatto, ma la sera era già tutto pronto per ripartire il giorno dopo in puglia e fare così la sopresa ai nostri parenti. Tutto sommato la giornata è stata piacevole... mentre Giovanni ha passato la mattinata al Tribunale per i minorenni, per consegnare i documenti necessari alla trascrizione in Italia della sentenza di adozione, io ero a casa con i cuccioli ed insieme ad una mia cara amica. Nel pomeriggio ci ha raggiunti un altro amico, quindi diecidiamo di uscire. E' incredibile come S. e MJ. si siano adattati a tutto... credevo che il viaggio, il primo impatto con l'Italia e le persone sconosciute potessero causare degli sbalzi d'umore o altro, invece nulla, come se fosse tutto nella norma, che dire?! Sono senza parole...

Arrivo in puglia

venerdì 30 dicembre 2016

Partiti nel primo pomeriggio, arriviamo a Lecce nello stupore dei parenti di Giovanni, ma soprattutto tra tanta gioia e felicità. Anche qui l'impatto dei piccoli si è rivelato dinuvo senza problemi, si sono avvicinati a loro come se li conoscessero da tempo... anche MJ, che di solito è più schiva, ha abbracciato e baciato tutti.

Dopo circa un'oretta, salutiamo per proseguire verso casa... difficile scrivere solo "di mio padre" fino a dieci giorni prima era "dei miei genitori".

Partiamo... ho una crisi di pianto, solo adesso mi rendo conto che dove vado non troverò chi avrei voluto ci fosse.

Mi faccio coraggio e appena arrivati con MJ in braccio e tenendo per mano S. suoniamo al campanello... apre la zia, che è ancora lì con papà (cara la mia zia) e non ci riconosce, quindi mi devo fare avanti fino alla soglia e li da un urlo di contentezza gridando verso mi padre: NAAAAA LA LUCIAAAAAA!!! Non posso descrivere l'emozione mia e di mio padre, ma l'abbraccio che ha dato ai miei bambini raccoglieva tutto il dolore e la felicità insieme.


giorni...

31/01/02/03/dicembre/gennaio 2016/17

I primi giorni sono serviti a smaltire il fuso orario, non riuscivamo proprio ad alzarci prima dell 11:30!!! La sera di capodanno è passata un pò in sordina, siamo rimasti a casa, una piccola cena ed abbiamo aspettato la mezzanotte tutti e 5.

I giorni a seguire passano con le prime visite di amici e parenti increduli di vederci lì, S. e MJ. sempre pronti a salutare tutti con baci a vendere:-).

Mio padre inizia ad avere sempre più confidenza con loro, giocando e seguendoli in ogni passo. L'altro giorno S. ha perfino voluto dormire con il nonno :-).

Io... un po' sotto tono... la mancanza di Mamma si sente tanto...

miracoli della natura...

Domenica 08/01/2017

Tre giorni fa ci svegliamo con il giardino imbiancato, una meraviglia! A quanto pare erano anni che non nevicava così (l'ultima volta intorno agli anni 80'). E' un evento più unico che raro qui nel basso salento. Con Giovanni abbiamo fatto una riflessione... in un mese abbiamo vissuto tutte le stagioni: a Medellìn la primavera, a La Mesa l'estate, a Bogotà l'autunno e qui nel Salento l'inverno!!!

Quindi, non essendo attrezzati per la neve, siamo rintanati a casa al calduccio, a coccolarci e giocare.

Il 5 gennaio poi è stato il compleanno dell'ometto, quindi abbiamo prima festeggiato in famiglia e la sera con i  cuginetti e nuovi amici.

Sebastian che ringrazia il nonno Donato per avergli regalato e la torta e la festa della sera.

verso la fine di un inizio

voglio fare un paio di riflessioni...

Inizialmente pensavo di chiudere il blog, essendo rientrata credevo che poteva bastare, ma non sarà così... ovviamente non aggiornerò giornalmente, ma, di tanto in tanto, metterò le nostre giornante o eventi importanti della nostra vita.

Quindi voglio chiudere questo capitolo spendendo qualche pensiero sulle adozioni (lungi da me dare consigli).

Il primo sulla parola "adottare". A molti fa paura, spaventa, ma la paura nasce perché non sappiamo, non conosciamo a cosa andiamo incontro... l'ignoto. Voglio rivolgermi a chi vorrebbe o pensa di adottare: non abbiate paura!!! dobbiamo cercare di non essere troppo razionali, ma... come i bambini. Non spaventatevi dei tempi di attesa, cit. "ci vuole il tempo che ci vuole", ed è così, quel tempo di attesa non è perso se ci si prepara all'evento. Io dicevo sempre... sono incinta... solo che la mia gravidanza dure come le balene!!! Insomma, informatevi, chiedete, non fermatevi al primo ostacolo, gli ostacoli sono fatti per essere superati.

Due sono le cose che ho tenuto ben a mente: la prima: sono pronta ad accogliere un figlio e non ad averlo (c'è una grande differenza), la seconda: essere onesti. può sembrarti strano perché l'onesta? Perché se si è pronti ad accogliere un bimbo (o più) bisogna assolutamente essere onesti con se stessi e dire cosa sono pronto ad accogliere? Disabile, con handicap, malato, abusato, abusato sessualmente (sono due cose differenti) e tanto altro, perché un bimbo non viene solo abbandonato. Lo so è un tema scottante e la linea è molto sottile, si può cadere in incomprensioni, ma va affrontato.

In uno dei nostri corsi ci hanno spiegato molto bene come affrontare questo tema delicato ed anche da questo incontro, insieme a Giovanni, che mi sono detta: dobbiamo essere anche onesti con chi ci giudicherà. Noi lo abbiamo fatto, vi posso assicurare che non è così scontato e non ho nessuna paura nel dire che noi eravamo pronti ad accogliere anche bambini speciali, perché non si può scegliere... mi dicevo... se fossi rimasta incinta e ci fossero stati dei problemi al feto, lo avremmo tenuto ugualmente, quindi la risposta ce la siamo data, punto.


Il secondo sulla nostra adozione, perché chi ci ha seguito fino a qui pensa che sia stato tutto idilliaco, tutto semplice e veloce, ma non è così... abbiamo avuto le nostre difficoltà dall'inizio, come una miriade di coppie possono avere... intoppi, problemi burocratici e tanto altro... Vi dico solo che per lasciare la domanda di adozione, da aprile siamo finiti a dicembre... ed era solo l'inizio. Abbiamo passato tantissime notti in bianco quando iniziammo a capire il mondo dell'adozione internazionale, i tempi di permanenza nel paese in cui avremmo adottato, i documenti, ma sopratutto i costi!!! E che costi :-( . Premetto che la nostra adozione camminava su due binari, nazionale ed internazionale.


Infine sul tempo trascorso in Colombia, è stato ridotto esclusivamente per l'avvenuta perdita di mamma. Come ho già spiegato in una delle nostre giornate colombiane, dal momento in cui la nostra referente è venuta a conoscenza di questo triste evento ha fatto di tutto per farci rientrare il prima possibile, ma in una situazione normale i tempi di permanenza in Colombia attualmente si aggirano intorno ai 40-45 gg. Ci tengo a specificarlo più che altro per chi ha adottato o vorrebbe adottare e, vedendo i nostri tempi, possa pensare a qualcosa di anomalo. Confesso che se non fosse successo il triste evento, noi eravamo ben felici di rimanere tanti giorni, volevamo conoscere il più possibile il paese dei nostri figli, usi e costumi, girare città, vedere il mare, ma non è andata così e di questo ne sono un po' dispiaciuta. Questa è la vita!!!


Ed oggi, nonostante la tristezza per la perdita di mamma, mi commuovo quando Sebastian mi dice che vuole sposarmi, perché sono la mamma più bella (ho pensato di registrarlo, perché sono sicura che fra qualche anno cambierà idea ;-) heehehehehe) e Maria-Josè con le sue manine piccole piccole mi accarezza dolcemente il viso e con i suoi occhioni scuri mi sorride... dolcezza infinita... e penso che si, sono loro, insieme a mio marito, la forza per aiutarmi ad essere una donna e una mamma migliore. Grazie...

la vita scorre...

martedì 28 febbraio 2017

A fine gennaio, qualche giorno prima di rientrare nella nostra casa in Campania, le giornate in puglia fortunatamente sono migliorate, quindi hanno potuto scorrazzare in giardino con la moto e sabato 21 gennaio hanno messo piede allo stadio di Lecce per vedere per la prima volta la squadra del cuore di Giovanni. Hanno assistito con partecipazione tanto che ad un certo punto MJ sentendo una persona urlare:"ladri, ladri" (confesso, non ero felice di sentire queste urla e tanto altro, ma si sa... allo stadio è così ;-) ) lei con le mani ai lati della bocca grida: "ADRI, ADRI!!" HAHAHAHAHA che ridere.

Rientrati il 22 Gennaio a casa, con non poca difficoltà, cerchiamo di iniziare la nostra vita nella nostra casa. Difficile dopo quasi due mesi passati fuori tra la Colombia e Lecce riprendere la vita quotidiana. Confesso che i primi giorni ho fatto fatica per organizzare la spesa e la gestione familiare. In tutto questo abbiamo anche acquistato la cameretta per loro e quindi per c.a. tre settimane siamo stati un po' sotto sopra.

Il 25 e 26 Gennaio sono state due giornate importanti e divertenti per loro, soprattutto per Sebastian. Finalmente hanno potuto abbracciare lo "tio musico", zio Peppe!!!! Tutti emozionati (compreso mio fratello, hehehehe),

ma, ovviamente, come tutti i bambini appena gli dai un regalino li conquisti subito. Abbiamo passato una bellissima giornata insieme. Il giorno dopo zio Peppe decide di portarsi Sebastian con lui per tutta la giornata, per poi incontrarci la sera a teatro dove avrebbe suonato.
E' inutile dirvi che si è divertito, prima in treno, poi, arrivati sul posto, lo hanno accolto come una Star, ogni volta che mandava un msg e una foto era tutto eccitato e sorridente anche perché ha potuto conoscere un altro "tio" (acquisito ;-) ) TIO PALO come dice Maria-José.
Seba ha pranzato con loro, facendo festa anche con patatine fritte (gggrrrrrrr ) e nel pomeriggio, durante le ultime prove dello spettacolo, è salito sul palco anche lui. La sera, quando li abbiamo raggiunti, era carico di emozione e felicissimo di aver passato questa giornata con loro.

Un grazie a mio fratello e Paolo Belli che gli hanno fatto vivere una giornata speciale.

E cosi le settimane passano tra visite di amici il fine settimana, qualche giornata al parco quando le temperature lo permettono e noi che iniziamo a pensare per il da farsi, trovare il pediatra, inserimento all'asilo, scuola e vedere anche qualche attività sportiva. Il 14 febbraio poi Giovanni ha pensato bene di fargli un regalo alla nostra principessa :-).

In questo periodo stiamo cercando di inserirli gradualmente in un istituto che ha sia la materna che la primaria, ovviamente solo occasionalmente perchè per almeno un anno e consigliabile che rimangano a casa per creare famiglia. Sembra che stia andando bene, spesso rimango anch'io con loro ed a volte sotto consiglio delle maestre, mi allontano un'oretta. In effetti anche il loro umore ne trova beneficio, solo Sebastian fa un po' fatica a legare con i suoi coetanei, cerca la figura di un adulto che lo accompagni. Le maestre mi tranquillizzano anche perchè sanno come gestire un inserimento con bambini provenienti da un'altra realtà.In questi ultimi giorni siamo di nuovo presi a fare valigie... si parte!!!! Faremo il fine settimana a Roma dove incontreremo nuovamente Zio Peppe e per la prima volta Zia Pamela, per festeggiare il compleanno dello zio... con sorpresa!!! Ne parlerò più avanti. La Domenica poi si parte per la Svizzera, il mio paese natio, dove gli farò vivere il Carnevale Basilese e tutti i luoghi dove sono cresciuta insieme ai nostri amici elvetici, confesso... sono più emozionata io di loro, heheheehehe.

I nostri sentimenti crescono ogni giorno di più nei confronti di questi due cuccioli che sono entrati nella nostra vita in un momento dove nella nostra famiglia regnava sofferenza e dolore. Il pensiero di mamma è costante, soprattutto la sera ed a volte anche nel cuore della notte mi sveglio e piango perchè non passa sera che al momento del riposo penso alla giornata trascorsa, cosa ho fatto di buono e dove devo migliorare e poi c'è lei... E così si fa mattina, mi armo di coraggio e sento che ogni giorno miglioro, la certezza me la danno loro con il legame che si crea sempre di più. Ogni tanto S. mi parla dei luoghi in cui ha vissuto prima di arrivare da noi, raccontandomi aneddoti con persone o dei suoi amichetti, lo ascolto con attenzione e mi annoto i nomi dei bimbi con i quali mi dice di essere molto legato e di non dimenticarli, mi auguro un giorno che ripetendogli quei nomi si possa ricordare e chissà... magari anche incontrare. Con MJ., ovviamente, data la tenere età è più difficile parlare di queste cose ma con l'aiuto di S. riusciamo a capire molte cose.

riflessioni

Martedì 09 maggio 2017

Oggi, a 5 mesi esatti dal nostro primo incontro e dopo 2 mesi e mezzo dall'ultimo aggiornamento, sembra essere passato molto di più. Il tempo a mia disposizione è davvero poco, trovare un attimo per poter scrivere le nostre giornate e quasi impossibile, avendo MJ sempre con me e come se non bastasse ho portato dalla Puglia anche la nostra adorabile cagnolina, quindi da un mese siamo in 5!

Tra una chiamata ed un'altra di MJ, provo a raggruppare questi ultimi 2mesi e mezzo.

I primi di marzo, dopo aver festeggiato il ...scusate sento dei rumori strani di la, vado a vedere... ecco... beccata in pieno!!! MJ era intenta a colorare il mobile di casa, forse lo vedeva troppo bianco... un tocco di colore non guasta, ggggrrrrrr. Con pazienza gli indico il quaderno su cui può sfogare la sua verve artistica e torno a scrivere. Dicevo... dopo aver festeggiato a Roma il compleanno di zio Peppe con un po' di tristezza e qualche piccolo pianto di S. si parte per la Svizzera.

il momento in cui Sebastian chiede a zio Peppe di fargli da padrino per il battesimo :-)

foto ricordo prima della partenza per la svizzera.


Viaggiamo con la pioggia e dopo nemmeno 2 ore, MJ senza nessun avvertimento da di stomaco... ho pensato subito: "sarà un' odissea"!! Per fortuna proprio nelle vicinanze c'era un centro commerciale, usciamo dall'autostrada e cerchiamo di pulire al meglio MJ, l'auto e me, per poter proseguire senza quel fastidioso "odore". Arrivati in svizzera dopo 14 ore (in teoria avremmo dovuto metterci 10h), distrutti si va tutti a nanna. I primi tre giorni full immersion nel carnevale di Basilea, in realtà il primo giorno è passato un po' in sordina, perché il tempo non era dalla nostra parte, ma il martedì ed il mercoledì ci siamo divertiti come pazzi.

Il Carnevale di Basilea è definita la maggiore festa popolare della Svizzera, cui prendono parte dalle 15.000 alle 20.000 persone mascherate. Nei tre giorni di festa, il pomeriggio sfilano oltre a gruppi musicali e gente in maschera, carri con a bordo persone tutte in maschera e lanciano alla gente ed a tutti i bambini presenti, caramelle, gadget, fiori e tanto altro, ovviamente a volte si paga un prezzo... ti riempiono di coriandoli, hihiihihiihh. Sebastian, insieme al nonno, hanno fatto man bassa di caramelle e fiori, mentre MJ con quel suo visino, ha racimolato tanti peluche.


I giorni a seguire sono volati tra gli inviti degli amici ansiosi di conoscere questi due marmocchi ed ovviamente di incontrare noi. Davvero una bellissima accoglienza da parte di tutti...

Domenica 12 marzo siamo riusciti a dare una messa in suffragio della mamma, tante sono state le persone che hanno voluto partecipare... commozione e gioia nel vedere cosi tanto affetto nei confronti nostri e di mamma... Un grazie a tutti i miei fantastici amici della Svizzera ed in particolare a chi ci ha ospitato... grazie Mauritz!


Lunedì si parte carichi di emozione ed un po' dispiaciuti, quando si sta bene il tempo è sempre poco. Anche in Svizzera tutti e due si sono dimostrati per quelli che sono, gioiosi, sorridenti e pronti a giocare con tutti, rimango davvero senza parole.

Proprio per questo al rientro mi pongo la domanda se tutto questo è normale... cerco di spiegarmi meglio... prima dell'adozione ti preparano a cosa potresti andare incontro, anche quando si è scelto il paese in cui si andrà ad adottare, ti parlano su come sono i bimbi e le difficoltà che potrebbero sorgere. A noi fin qui è andato tutto liscio come l'olio, quindi con mille dubbi chiedo aiuto alla nostra ASL di competenza. É importate sapere che c'è qualcuno che non solo ti ascolta, ma può darti consigli o semplicemente sentirti dire che va tutto per il meglio. Ad oggi ci sono stati 2 incontri, a mio avviso molto utili. Un esempio su tutto... parlavo dell'autonomia di MJ, io ne andavo fiera e felice, ma alla domanda come mi sentissi io come mamma mi accorgo che effettivamente non mi sentivo legata a lei come mamma, perché non cercandomi mai, nemmeno per mettersi le scarpe non c'era contatto con la piccola. Quindi la Dott.ssa mi consiglia di essere io ad andare da lei, di aiutarla di mia spontanea volontà, per allacciare le scarpe, imboccarla, vestirla ecc. Beh, dal giorno stesso in cui ho iniziato a farlo si è capovolto il mondo :-) ha iniziato a cercarmi a voler stare con me ed anche il rapporto con il papà è migliorato. Un'altra cosa era che da molte settimane mi ripeteva i nomi, aggiungendo mami e papi, delle persone che l'hanno cresciuta, includendo che a me non voleva bene e che voleva solo loro. Un colpo al cuore... ve lo posso assicurare... con la massima tranquillità gli parlavo, cercando di ripetere solo i nomi, ma senza risultato. Anche questo, dopo il mio cambio di comportamento, è svanito. Premetto che non ho nessuna difficoltà ad accettare chi, fino a 5 mesi fa, si è preso cura di loro, anzi, ne sono eternamente grata perché se S. e MJ sono così e anche grazie a loro, ma sentirsi dire per un bel po' di settimane tutti i giorni che tu non sei nessuno a 2 anni e mezzo... insomma difficile da mandar giù, ma ripeto, con i preziosi consigli della psicologa, siamo riusciti a superare anche questo ostacolo.

Le settimane passano e Sebastian ormai va all'asilo tutti i giorni fino alle 14:30, MJ invece da due settimane abbiamo deciso di lasciarla una volta a settimana, il resto la passa con me; sotto consiglio medico ha iniziato anche la piscina, quindi l'accompagno due volte a settimana a nuotare. É proprio un pesciolino! Si diverte da matti! (d'altronde lo avevo notato anche in Colombia come a tutti e due piacesse l'acqua). Per quanto riguarda l'attività fisica di S., invece, aspetteremo settembre, lui ha scelto il calcio... scontato heheheeheheh.


E così arriva Pasqua, ovviamente si scende in Puglia non solo per la settimana santa, ma per festeggiare il compleanno della piccola. Convinti di passare 10 giorni favolosi tra mare e scorrazzate con la moto di S. nel giardino di casa del nonno, ben presto ci siamo ricreduti. Purtroppo anche a questo giro il freddo intenso e la pioggia hanno accompagnato i nostri giorni in Puglia, quindi dinuovo rintanati in casa per quasi tutto il periodo. Il giorno del compleanno di MJ lo abbiamo voluto festeggiare in casa con i parenti ed amici. Ci siamo ritrovati una trentina di persone e il momento più divertente è stato l'arrivo di Peppa Pig (un cartone animato per bambini). Tutti i bimbi (e non solo ;.) ) hanno cantato e giocato un po' con lei. La reazione di MJ? Inizialmente impaurita, poi però ha preso subito confidenza facendo il girotondo con lei e tutti i bimbi presenti. Grazie a Mariarita Pig :-).

Un giorno, mentre ero intenta a lavare i piatti, si parlava con Sebastian dei vari giochi che loro hanno, gli ricordo che quello che aveva in quel momento tra le mani era il primo regalo che noi gli abbiamo fatto e lui mi dice: "No, mamma non è il primo, il primo è l'album con le vostre foto!!" (e già li mi sono commossa), poi prosegue: "però mamma, sai qual'è il regalo più bello di tutti?... Voi!!!" Beh, che dire... l'ho abbracciato e stretto a me felice ed emozionata.

Finalmente l'ultimo giorno prima di partire per far ritorno a casa, riusciamo ad andare al mare e, siccome era piacevole, il nonno ci ha invitato a pranzare lì.

Il contatto nuovamente con i piedi scalzi sulla sabbia ha portato MJ inizialmente ad essere un po restia, ma poi vedendo suo fratello si è buttata anche lei al divertimento, toccando e facendo le prime buche in spiaggia.


24 aprile si rientra a casa.

In queste settimane Sebastian continua a dirci di sognare mostri e di vedere sempre figure strane per casa, nonostante noi lo rassicuriamo e la notte hanno la luce notturna, ma a quanto pare non è sufficiente... vedremo, approfondiremo questa situazione con la dott.ssa al prossimo appuntamento.

Nel complesso prosegue tutto nella norma, io con le mie insicurezze e stanchezza perenne, Giovanni che mi aiuta non appena torna da lavoro e loro che prendono sempre più confidenza con tutto ciò che li circonda.

Solo sabato scorso, 6 maggio, mentre tutti e 4 giocavamo a fare l'appello se tutti eravamo in casa, (era da un paio di giorni che ci divertivamo così), quando Giovanni chiama S., lui risponde: "assente". Rimango stupita, ma sempre nel gioco gli dico: Assente??!! e dove sei? Lui risponde: "in Colombia". Nel gioco gli dico che sicuramente è li per prendere il suo sederino, dato che gli diciamo sempre scherzosamente che lo ha lasciato lì, avendo il fondo schiena piatto, ma lui mi risponde: "No, sono in Colombia con il mio papà di nascita." Non vi dico io come sono rimasta... da un lato non volevo far vedere lo sbigottimento avuto, dall'altro cercare di rimanere più naturale possibile, vi assicuro che non lo è stato perché per tutta la sera sono stata turbata da questa cosa ancor di più quando qualche min. più tardi gli chiedo come mai mi avesse dato questa risposta. Lui mi conferma di voler andare dal suo papà biologico, gli chiedo se gli manca qualcosa e se non si trova bene, mi risponde di no e per la prima volta Sebastian mi dice che ha nostalgia della Colombia e mi chiede di volerci tornare. Ovviamente queste richieste vengono fatte quando meno te lo aspetti. Ho cercato di spiegargli che adesso non è possibile ma gli ho promesso che non appena saranno sufficientemente grandi, andremo tutti insieme. A spazzare via un po' di preoccupazioni, però, è stato un episodio accaduto la sera stessa... eravamo in un locale dove i bimbi potevano giocare liberamente, non so perché, ma ad un certo punto S. non ci vede, nonostante noi fossimo li a pochi metri, seduti dove ci aveva lasciati. Piangendo a dirotto, lo vediamo arrivare insieme ad una assistente, dicendoci che pensava che noi fossimo andati via... che amore... l'ho stretto forte a me e gli ho sussurrato che mai nella vita, ne papà e ne io, lo avremmo lasciato, per nessuna ragione al mondo.


Alcune immagini dei giorni trascorsi: 25 aprile a casa di Francesca, 30 aprile compleanno di Vincenzo (2anni) e foto varie di cui parlerò più avanti, come l'incontro avuto con l'Avvocato Alessia Maria Di Biase, oramai anche una cara amica.

l'incontro con Alessia



3 gennaio 2018

Eccomi qui,

Vi ho lasciati nell'aprile 2017, ed oggi, nei primi giorni del 2018, cercherò di raggruppare questi 8 mesi...

Nel mese di Maggio, come anticipato, dovendo andare al primo appuntamento per la relazione post - adozione (obbligatorie, per riferire al paese l'andamento dell'adozione, ma variabili nel numero, in Colombia sono 4, ogni 6 mesi per i primi 2 anni) a Terracina, ne approfitto per fare una sosta a Gaeta e conoscere personalmente Alessia Maria Di Biase e la sede del l'associazione in cui opera. Bellissimo incontro in cui Alessia ha rivolto a noi ulteriori domande sulla nostra adozione in genere e su come si stava sviluppando il nostro rapporto con i piccoli.

Scattato qualche foto per il suo (e mio ;-) ) blog ripartiamo alla volta di Terracina per il colloquio con il nostro Ente.

I mesi trascorrono ed i caratteri iniziano ad uscire... in particolare quello di Sebastian, bambino sveglio e attento, ma un po' restio nell'ascoltare quello che noi cerchiamo di insegnargli ad avere un comportamento secondo le nostre indicazioni.

Il 25 giugno con grande gioia li abbiamo battezzati alla fede cattolica. Giornata bellissima con tutti i nostri parenti.

E così arriva l'estate e con lei le belle giornate. Nonostante i pochi mesi trascorsi alla scuola materna, la direttrice da la possibilità a Sebastian di far parte della recita di fine anno, alla quale doveva partecipare anche Maria, nonostante frequentasse l'asilo saltuariamente 1 o 2 volte alla settimana, ma a fine giugno sfortunatamente si è rotto il braccino, quindi per un mese ha tenuto il gesso (povera stella), di conseguenza non ha partecipato all'evento. Bellissimo vedere sul palco Sebastian sicuro di se e felice.

Di li a poco, non appena è stato tolto il gesso a Maria Jose, partiamo per le vacanze estive giù in Puglia.

Questo periodo è servito a legarci ancora di più, dato che anche Giovanni, non dovendo lavorare, poteva trascorrere l'intera giornata con noi.

Ogni giorno si andava al mare ed ogni giorno osservavo tutti e due come si divertivano in acqua... pazzesco!! tra l'altro avevano ricevuto dallo zio Peppe delle maschere da sub e questo gli ha fatto amare di più il mare. Soprattutto Maria Jose, quando ha capito come utilizzarla era perennemente sott'acqua .

Arriva Settembre e con lei l'inizio della scuola, quindi per Sebastian la prima elementare. Nei mesi prima Giovanni ed io ne abbiamo parlato molto... combattuti se proseguire con la scuola materna (come consigliato dall'ente) o proseguire come da calendario scolastico (come consigliato dall'Asl).

Noi, come ho scritto nei mesi precedenti, non ce la siamo sentita di escluderli completamente, anche perché stando soli senza parenti preferivamo (come tra l'altro fatto) coinvolgerli nella suola materna. Dopo aver parlato con la direttrice della scuola e con quella che sarebbe stata la maestra di Sebastian, abbiamo ritenuto che fosse pronto per iniziare la prima elementare.

Il 4 settembre inizia per Sebastian il mondo scolastico. Noi sempre attenti che non fosse per lui troppo, invece nuovamente Sebastian ci stupisce, va volentieri a scuola, apprende velocemente ed è un bambino intelligente (a detta della maestra), ahimè il comportamento lascia un pochino a desiderare.

Purtroppo su quest'ultimo punto ci lavoriamo già da un po', non solo a scuola ma anche a casa. Quando incontrammo l'Ente per la seconda relazione post - adottiva, nel settembre 2017, ci chiesero di definire con un aggettivo Sebastian. Noi non sapemmo rispondere di colpo perché Sebastian a mio avviso ha diverse sfaccettature ed ancora oggi faccio fatica ad individuare bene chi è il vero Sebastian.

Maria Jose invece, sempre a Settembre, ha iniziato la scuola materna e, a detta delle sue maestre, è una bimba dolce ed ubbidiente ma d'altro canto lo avevamo già riscontrato noi quando era a casa con me. Certo... a distanza di qualche mese dall'inizio dell'asilo ha iniziato a fare più capricci del solito, ma intuivamo che fossero degli atteggiamenti che vedeva a scuola da altri bimbi di conseguenza ci provava anche lei a casa con risultati ovviamente negativi.

I primi di dicembre organizziamo qualche giorno a Milano, per la fiera dell'artigianato e per stare qualche giorno con Max e Stefy, nostri cari amici nonché testimoni di nozze. Avevamo già passato 15 giorni in estate insieme, perché in quell'occasione furono loro a venire in Puglia da noi. I bimbi felicissimi di rincontrarli nuovamente. 4 giorni di full immersion a Milano. Durante quei giorni abbiamo festeggiato anche il nostro primo anno insieme ai bimbi. Ebbene si il 9 dicembre 2016 ci fu l'incontro. Pensammo quindi di passarlo in un locale colombiano per poter finalmente mangiare la tanto agoniata "arepa" (un piccolo pane di forma circolare preparato con farina di mais bianco o giallo) ed altre pietanze colombiane. Bellissima serata, Sebastian era eccitatissimo e felice, tra musica sud americana e questi piatti favolosi.

Tornati a casa, dopo qualche giorno scendiamo in Puglia perché, se da un lato c'è la gioia di noi e di questi due bimbi, dall'atro proprio nello stesso periodo ricorre anche l'anniversario della perdita di mamma, tasto ancora per me dolente... Quindi non essendo stati presenti nel giorno del suo funerale, abbiamo scelto di essere qui, insieme ai parenti ed amici intervenuti, almeno per la messa in suffragio del suo primo anniversario di morte.

Settimana dura e difficile per me, ho passato momenti di fortissimo sconforto, ma come sempre accade, dopo la tempesta arriva il sereno e con serenità partecipo alla messa.

Dicembre è stato per noi un su e giù per l'Italia, perché dopo questo fine settimana in Puglia siamo risaliti a Caserta, in quanto avevamo deciso di trascorrere il Natale a casa nostra, e con noi anche mio papà.

Finalmente corono un altro sogno... quello di trascorrere il Natale nella nostra casa e con i nostri figli. Che dire... non potevo chiedere altro. Ovviamente i primi di dicembre abbiamo fatto l'albero ed io gli ho anche preparato il calendario dell'avvento introdotto con questa filastrocca:

"Arrivo ogni anno atteso e tanto amato

da ogni bambino assai desiderato,

che porto in dono piccole sorprese

piccoli doni, ma senza pretese.

Io son diviso in tanti sacchettini

che piacciono tanto a tutti i bambini

e sono numerati: sai contare?

Da 1 a 24 non sbagliare!

Io duro il tempo giusto dell'Avvento

e tengo il tempo esatto ogni momento

dei giorni che mancano a Natale

dell'anno il giorno inverno più speciale

lo sai chi sono? Sforzati un momento

io sono il calendario dell'Avvento."

cosicché ogni giorno, di mattina, trovavano un sacchettino con piccoli pensierini, il 24 poi sotto l'albero, hanno trovato il regalo di babbo natale  .

Voglio ricordare una sera in particolare, che riguarda MJ. Eravamo a casa e quasi a fine cena, di punto in bianco, Maria mi guarda e con occhi pieni di lacrime e smarriti mi dice: "sai mamma io in Colombia ho un'altra mamma, ma non ricordo come si chiama". Vi posso assicurare che in quel momento mi sono sentita morire. Ho letto nel suo sguardo dispiacere e smarrimento, quegli occhi parlavano da soli. Avrei voluto consolarla ma sapevo che nessuna parola e nessun gesto potevano colmare il suo dolore. Gli ho risposto come si può rispondere ad una bimba di 3 anni e mezzo, anche perché lei ha continuato dicendo che un giorno sarebbe voluta andare li da lei. L'ho rassicurata, ovviamente, che prima o poi saremmo andati perché se è vero che con quella frase mi ha spiazzato, subito dopo, con la sua manina mi prende e mi dice che anch'io con lei devo andare in Colombia... poi in questo ha coinvolto anche il papà e Sebastian. Quella notte ho fatto veramente fatica ad addormentarmi... i miei occhi guardavano nel vuoto e nella mia mente passava solo quella frase e il suo sguardo...

Il 28 poi, siamo scesi nuovamente nel Salento, dove abbiamo trascorso il capodanno.

Ed oggi, 3 gennaio, tirando un po' le somme di questo primo anno insieme, dico che è vero, non è semplice... ho passato delle giornate davvero dure sia per il carattere forte che ha Sebastian, sia per la gestione familiare. Spesso mi sono dovuta fermare e riflettere se stessi facendo bene o no... enigma, credo, di tutti i genitori. Parlo spesso di Sebastian perché diciamo che lui più di Maria Jose, ha dato a noi filo da torcere. Però non demordiamo e, a parte la stanchezza mentale che a volte mi avvolge, cerchiamo di rimanere lucidi e di non farci assorbire troppo dai pensieri. Tutto sommato so che dobbiamo ritenerci molto fortunati, continuano sempre a mangiare tutto senza problemi (solo MJ un po' lenta a tavola), sistemano la loro cameretta dopo aver giocato e vanno a letto negli orari stabiliti entrambi senza nessun capriccio. Sono sempre socievoli con tutti e partecipano a qualsiasi attività venga svolta a scuola. A proposito, dimenticavo che anche per le feste natalizie la scuola aveva organizzato la recita di Natale. Questa volta c'era anche Maria Jose . Sebastian oltre a balli e canti ha anche recitato e nuovamente ha stupito tutti noi, perché sul palco oltre alla sua parte, sapeva benissimo quella dei suoi compagni, tant'è che suggeriva appena vedeva in difficoltà qualcuno, assurdo!!! hehehehe.

A breve sarà il compleanno di Sebastian, compirà 7 anni ed ha chiesto di festeggiarlo con i suoi compagni di classe... potevamo di dirgli di no?!?! Assolutamente, infatti è già tutto pronto in una ludoteca con balli, giochi, gonfiabili e la mascotte di cattivissimo ME, un personaggio molto in voga.

Mmmmm quasi dimenticavo: mio figlio si è già fidanzato... anzi SPOSATO!!!  Giada, una sua compagna di classe... Precoce il ragazzo ;-) .Pensate che nel giorno del compleanno di Giada lui mi ha chiesto: "mamma, posso regalargli una rosa?" ovviamente non me lo sono fatto ripetere due volte, sono andata da un fioraio e la sera Sebastian ha fatto la sua entrata con regalo e la rosa in mano, che amore!!

vi lascio altre foto scattate durante questi mesi...


Nel prossimo aggiornamento metterò oltre le foto del compleanno di Sebastian tutte le foto che abbiamo scattato il 9 di ogni mese per tutto l'anno :-) a presto..

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